mercoledì 27 gennaio 2010

Il radiotelescopio Very Large Array ha individuato per la prima volta una supernova attraverso le emissioni radio.

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Per la prima volta l'esplosione di una supernova è stata individuata attraverso le emissioni radio e non con l'osservazione dei lampi di raggi gamma rilasciati con lo scoppio. A riuscirci è stato il radio telescopio Very Large Array (Vla)National Science Foundation degli Stati Uniti. Lo raccontano, sulle pagine di Nature, gli astronomi che hanno osservato le registrazioni delle emissioni radio.

Quando alcuni particolari tipi di supernova esplodono, oltre all'energia liberano anche materia pesante a velocità prossime a quella della luce. La fuoriuscita di materia ad alta velocità genera i lampi di raggi gamma o Gamma ray burst (Grb). Fino ad oggi queste supernove erano state identificate soltanto attraverso la registrazione dei Grb. Il telescopio statunitense invece, grazie alle sue osservazioni radio, ha mostrato l'espulsione di materia pesante ad alta velocità durante l'esplosione della supernova SN2009bb – individuata per la prima volta lo scorso marzo - mentre non è stato possibile rilevare i raggi gamma. "È incredibile che le onde radio possano segnalare eventi di così grande energia”, ha commentato Roger Chevalier della University of Virginia.

Lo studio, svincolando l'individuazione delle supernove dall'uso dei satelliti per l'individuazione dei raggi gamma, apre nuove prospettive alla ricerca astronomica. “Le osservazioni radio diventeranno presto uno strumento più potente dei satelliti nella ricerca di questo tipo di supernova”, ha concluso Alice Sodererberg dell'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, “soprattutto grazie alle nuove prospettive offerte dal nuovo radiotelescopio Expanded Very Large Array in arrivo”. Per esempio potrebbero essere individuate stelle in cui i raggi gamma vengono smorzati nel momento dell'esplosione o vengono lanciati lontano dalla Terra. (c.v.)

Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature08714

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