sabato 3 ottobre 2009

La vita in diretta su Google Earth.


Tramite la combinazione delle riprese di diverse telecamere.
La vita in diretta su Google Earth.
Un software introduce informazioni video in tempo reale.
MILANO - Sorvolare la Terra, le città, le strade e vederne le immagini dettagliate stando semplicemente seduti al proprio computer – possibilità per la prima volta introdotta dal software Google Earth – non era abbastanza eccitante per alcuni ricercatori del Georgia Institute of Technology. Si tratta pur sempre di informazioni statiche, dato che le foto satellitari sono aggiornate di tanto in tanto. Hanno deciso perciò di sviluppare un metodo per sovrapporre alle vedute aeree i dati raccolti in tempo reale su quanto sta accadendo in un luogo. Come lo streaming live delle videocamere a circuito chiuso, delle webcam e dei sistemi per il rilevamento del traffico.

VIDEO LIVE - In questo modo è possibile aggiungere alle mappe aeree della Terra – come il già citato Google Earth, ma anche Microsoft Virtual Earth – dei video live sul traffico, i passanti, le nuvole e qualsiasi altro dato dinamico che venga trasmesso da una telecamera. Combinando le riprese di diverse cam, i ricercatori sono stati in grado di sovrapporre a Google Earth la rappresentazione in 3D di una partita di calcio, del traffico di automobili lungo una data strada, del movimento di pedoni in un campus. Benché ricreato artificialmente da un software, quello che si vede mostra dati, veicoli, persone reali, che si stanno muovendo proprio in quel momento .
SCENARI INQUIETANTI - Le hanno chiamate Augmented Earth Maps, riferendosi al concetto di realtà aumentata (augmented reality), cioè all’idea di sovrapporre alla realtà dati digitali provenienti dal web o da altri database. Anche se, in questo caso, sembra essere piuttosto la realtà – intesa come flussi di persone, auto, oggetti catturati da una telecamera – a essere inserita sul virtuale. In ogni caso il risultato finale è dirompente. E anche se finora si tratta solo di una sperimentazione applicata ad alcune videocamere, già c’è chi prefigura scenari orwelliani. Cosa succederebbe – si chiedono ad esempio quelli di Gizmodo – se i dati mostrati, finora anonimi, fossero riconducibili ai singoli individui?

MAPPE DI INTERNI - Al di là delle previsioni più inquietanti, finora sembra prevalere il fascino per la mappatura del mondo in salsa web. Non c’è lembo di terra che può ormai sfuggire ai nuovi cartografi della rete. Come i corridoi di università, sale conferenze, edifici o parchi a tema. Ci stanno pensando quelli di Micello, una start-up americana che intende mappare, per così dire, «
l’ultimo miglio». Là dove finisce Google Maps, alla soglia degli edifici, fin dentro l’ufficio dove siete diretti. Il suo software – scaricabile gratuitamente sull’iPhone a partire da quest’autunno – permetterà di navigare inizialmente solo all’interno di alcuni punti di interesse in California. L’esempio più ovvio sono i centri commerciali. Ma potrebbe facilmente essere esteso a quasi tutti i luoghi pubblici.

Carola Frediani
01 ottobre 2009

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