giovedì 22 ottobre 2009

La colla migliore? Quella della ragnatela.

Fonte: Le Scienze
L'denticaficazione dei geni che esprimono le glicoproteine che formano la "colla" che riveste i filamenti permetterà la messa a punto di una nuova classe di adesivi di origine organica dalle molteplici possibilità di applicazione.
La tela del ragno ha sempre affascinato gli scienziati non solo per la sua perfezione di costruzione, ma soprattutto per l'incredibile resistenza della seta di cui è formato, seta che è stata proprio per questo oggetto di innumerevoli studi. L'efficienza della tela come strumento di cattura di prede non dipende però soltanto dalle proprietà della sua seta, ma anche da un altro componente, che finora non aveva ricevuto altrettanta attenzione: il sottilissimo strato di "colla" che riveste i singoli filamenti. L'analisi chimica di questa soluzione ha mostrato una concentrazione relativamente alta di composti organici idrosolubili dalla struttura affine a quella di alcuni neurotrasmettitori, di amminoacidi liberi, piccoli peptidi, sali e di alcune glicoproteine. In un primo tempo si era così pensato che il potere adesivo fosse dovuto alle forze igroscopiche generate dalla soluzione; studi successivi hanno però mostrato che esso dipendeva dalla presenza sui filamenti della tela di piccoli noduli di glicoproteine, delle quali peraltro si continuava a ignorare la struttura molecolare. Ora, come viene descritto in un articolo pubblicato sulla rivista on line "Biomacromolecules", organo della American Chemical Society, un gruppo di ricercatori dell'Università del Wyoming a Laramie è riuscito a identificare i geni che codificano per due di tali glicoproteine, quelle prodotte, nello specifico, dai ragni della specie Nephila clavipes.Omer Choresh, che ha diretto la ricerca, sottolinea le potenzialità applicative della scoperta: "Una volta che questi geni siano stati clonati e fatti sovra-esprimere in 'sistemi' costituiti da insetti o colture batteriche, si potrà pensare a una produzione su larga scala di queste glicoproteine per lo sviluppo e la produzione di nuove biocolle dalle molteplici applicazioni". (gg)

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