giovedì 26 febbraio 2009

Sviluppato un nuovo test per rilevare l'abuso di steroidi nei bovini.


Il 10% dei bovini europei è trattato con anabolizzanti. L'analisi dei profili metabolici può semplificare e velocizzare la ricerca degli animali trattati illegalmente.
Un team di ricercatori di Regno Unito e Irlanda, finanziati dall'UE, ha presentato un nuovo test per rilevare l'uso illegale di steroidi nei bovini. Il progetto Biocop ("Nuove tecnologie per rilevare sostanze contaminanti multiple negli alimenti"), finanziato con 9,6 Mio EUR nell'ambito del Sesto programma quadro (6°PQ), ha sviluppato una tecnica di screening innovativa che è economicamente conveniente, precisa e pratica. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Analytical Chemistry.Secondo le stime, circa il 10% dei bovini europei vengono illegalmente trattati con potenziatori della crescita come steroidi anabolizzanti; gli attuali metodi di rilevazione di tali abusi hanno però un ritorno positivo di appena lo 0,02%. Secondo questo studio, condotto dal professor Chris Elliot della Queen's University di Belfast, questo implica che "i sistemi di controllo esistenti presentano problemi seri, uno dei quali è la poca frequenza con cui si conducono i test."Nonostante l'UE abbia posto un bando sull'uso di steroidi anabolizzanti negli animali, il loro diffusissimo abuso è un problema costante. È facilmente occultabile visto che il bestiame viene testato, tra le altre cose, per composti presenti in natura. L'uso di tali agenti solleva serie preoccupazioni per la salute; numerosi studi hanno dimostrato un potenziale legame tra alcuni steroidi potenziatori della crescita e il cancro."Negli ultimi anni," ha spiegato il professor Elliot, "la tendenza a somministrare una dose molto piccola di cocktail contenenti ormoni presenti in natura ha reso le forme convenzionali di analisi ancora più problematiche. Anche se è possibile rilevare tracce molto piccole di steroidi, in queste circostanze è quasi impossibile provarne in modo inoppugnabile la somministrazione illegale.
In questo recente studio, gli scienziati hanno usato un analizzatore chimico del sangue, reperibile sul mercato, per rilevare i cambiamenti metabolici che avvengono normalmente in conseguenza all'uso di agenti di crescita. Hanno misurato 20 composti diversi (come creatinina, proteine, colesterolo ed enzimi) nel sangue di manzi cui era stato iniettato nortestosterone e di vitelli cui erano stati iniettati estrogeni nel corso di 42 giorni, confrontando poi i risultati con un gruppo di controllo.Misurare gli indicatori metabolici (per es. proteine e colesterolo), invece che ricercare gli specifici agenti dopanti, ha permesso ai ricercatori di generare "profili metabolici" degli animali trattati e di quelli non trattati. Nessuno degli indicatori esaminati poteva essere usato singolarmente per identificare un animale dopato, una particolare combinazione di indicatori riuniti in un profilo avrebbe però potuto distinguere tra i due gruppi di animali. Questo metodo ha permesso la corretta identificazione di bovini trattati con steroidi tra il 91% (nortestosterone) e il 96% (estrogeni) delle volte.A parte l'alta precisione dei test, adottando questo metodo il costo per ogni analisi è piuttosto basso. Gli strumenti necessari sono già disponibili sul mercato e si possono trattare molti più campioni ed in minor tempo rispetto a quanto sia possibile con i metodi attuali. In attesa di ulteriori studi, i ricercatori credono che i test per gli steroidi sul posto con strumenti portatili (ed accessibili) dovrebbero essere fattibili.Lo studio fa però presente che poiché la normativa UE richiede prove inequivocabili della somministrazione di steroidi, la loro tecnica dovrebbe essere applicata su larga scala, per identificare casi sospetti da sottoporre ad ulteriori esami.I ricercatori si sono concentrati su uno steroide alla volta, il che risulterebbe in una risposta minore rispetto a quanto si possa vedere in un animale cui è stato somministrato un cocktail di trattamenti con ormoni. Il prossimo passo per i ricercatori del Biocop sarebbe quindi quello di creare un database completo di componenti metabolici che circolano nel sangue degli animali trattati con steroidi illegali."Sarebbe importante creare una biblioteca di dati metabolici provenienti da animali trattati con una gamma di agenti anabolizzanti per ottenere un quadro di riferimento più completo sulla base del quale testare il bestiame sospetto," ha detto il professor Elliot, aggiungendo che tale impegno dovrebbe essere assunto a livello europeo."L'introduzione di un profiling chimico clinico a costi contenuti, in base alla mandria, potrebbe rivelarsi un'arma molto preziosa nell'arsenale di coloro che desiderano sopprimere l'abuso di ormoni in Europa," conclude lo studio.Il progetto Biocop è finanziato nell'ambito dell'Area tematica "Qualità e sicurezza degli alimenti" del 6°PQ. Scopo del progetto è di offrire tecnologie nuove o migliorate per testare la qualità e la sicurezza degli alimenti, e di fornire a legislatori, consumatori e industria soluzioni a lungo termine per i complessi problemi legati agli agenti contaminanti chimici.

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